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FULVIO PLATINETTI INCISIONI: LIBRO + FOTO ORIGINALI, CARTOLINE, INVITO ECC.
Title
€162,95
INCISIONI DI FULVIO PLATINETTI
VOLUME EDITO DA SANDRO MARIA ROSSO, 2000
LA MIA PROPOSTA E' COMPOSTA DA:
1 VOLUME RILEGATO CON POESIE DI BORGES E MONTALE E INCISIONI DI FULVIO PLATINETTI,
4 FOTOGRAFIE ORIGINALI CON TIMBRO DI PLATINETTI O SCRITTE A MANO, INCOLLATE SU CARTONCINO NERO,
1 INVITO ALLA MOSTRA TENUTASI A SENIGALLIA NEL 2003: CARTONCINO CON APERTURA ALLUNGABILE IN 4 PARTI,
14 CARTOLINE ORIGINALI NON SCRITTE E NON TIMBRATE CON LE RAPPRESENTAZIONI DELLE SUE OPERE,
6 SCHEDE IN CARTONCINO DI GRANDE FORMATO TRATTE DA "ARTISTI DEL XX SECOLO" DEDICATE A PLATINETTI,
1 RIPRODUZIONE SU CARTONCINO DELL'OPERA "GIRASOLI SECCHI" DEL 1967,
1 BUSTA DA LETTERA CON TIMBRO DI FULVIO PLATINETTI E INDIRIZZO DEL CLIENTE.
INTROVABILE!!!
PROPOSTO AD UN PREZZO MOLTO INTERESSANTE.
LA SPEDIZIONE CHE
PROPONIAMO E' QUELLA RACCOMANDATA: SICURA, VELOCE, TRACCIABILE (PER ESPERIENZA DIFFIDIAMO
DELLA SPEDIZIONE CON PIEGO DI LIBRO SEMPLICE: I TEMPI DI CONSEGNA SONO PIU'
LUNGHI, A VOLTE SI PERDE IL PACCO, IN CASO DI PROBLEMI NON AVETE IL CODICE DI
TRACCIABILITA' PER RECUPERARE IL VOSTRO PRODOTTO).
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Fulvio Platinetti
Nato a Tollegno nel 1928, è stato solitario nella sua arte e anzi, con l'arte ha coltivato la sua solitudine, che si è accompagnata assai bene alla ruvida probità del suo armamento pittorico.
Platinetti non ha dipinto tanto le cose, quanto "lo sguardo", cioè una condizione poetica. La sua indagine, che si è svolta in chiave naturalistica, riprende modi propri del momento neo-realistico, pur senza indulgere a schemi e senza cadere nel gretto conformismo.
Disadorno di tutti gli orpelli che circondano, per tradizione iconografica e sociologica la figura e la condizione del pittore, Platinetti sembra si sia vietato il cosiddetto mondo della pittura e le sue istituzioni, i suoi clichè, con la più drastica delle negazioni: tacendone sempre e ad ogni costo.
A Bologna nel 1957 il critico Franco Solmi gli propone di aderire al gruppo neorealista con Guttuso, Sassu, Zancanaro, Gambino, Vespignani, Attardi. A quel tempo bastava dipingere grandi cappelli rossi e mani callose per essere neorealisti, ha detto Platinetti. Lui rifiuta perché non vuole cadere nell'uniformità in cui molti sono caduti.
Sente di voler lavorare libero, abbandonandosi all'osservazione diretta della realtà, prendendo le distanze da ogni influenza, anche a costo di grandi sacrifici economici e di popolarità.
Nel 1956 va in Sardegna, ad Arbatax per liberarsi dall'influenze esterne, alla ricerca di trovare un proprio linguaggio. Poi scopre prima Lipari quindi Stromboli, luoghi della sua anima, che lo accompagneranno per tutto il suo cammino.
Ricerca pace e solitudine, unici elementi che sente propri, una sorta di testamento artistico e morale. Sostiene di non aver copiato i grandi: Morlotti, Morandi, Sironi, Rosai, Picasso, Fujita ma di aver rubato a loro ombre, tratti, intensità. D'altro canto chi non ha rubato a chi? Picasso e le figure africane... e così via discorrendo!
La sua vita è sempre stata contraddistinta da una ostinata correttezza morale che si è riflessa nel lavoro e nella vita. Non si è mai lasciato ingannare da facili guadagni o semplici compromessi a scapito dell'esigenza di dipingere innanzi tutto per sè stesso, nella ricerca di quella sostanza dell'anima che ha ricercato per tutta la vita.
Muore a Biella nel 2013.