Ancora oggi, proprio come quando ero bambino, c’è una cosa che cattura immediatamente il mio sguardo appena entro in una casa: la libreria di famiglia. Che occupi un’intera parete o sia solo un ripiano poco importa. Mi avvicino istintivamente e lascio correre gli occhi tra i titoli, i nomi degli autori. Se posso, prendo in mano qualche volume, ne sfoglio le pagine, osservo l’edizione.
Il momento più affascinante arriva quando il padrone di casa racconta una storia legata a quel libro: dove l’ha trovato, perché l’ha scelto, quali ricordi custodisce tra le sue pagine. Sono dettagli che un lettore di e-book non potrà mai cogliere fino in fondo.
Una libreria domestica incuriosisce, sorprende, seduce. E poi c’è quel gioco irresistibile: provare a intuire che tipo di persona sia chi vive lì, semplicemente osservando cosa legge.
Quando entri in una casa dove i libri convivono con la musica, le passioni e gli hobby di chi l’abita, lo percepisci al volo: è uno spazio più caldo, accogliente, vivo, pieno di colori e storie.
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